Il sogno lucido – sognare sapendo di sognare – è un fenomeno noto a molte culture e riscoperto di recente su basi scientifiche. Non si tratta di un’abilità paranormale, ma di una potenzialità che abbiamo tutti e che può essere sviluppata attraverso semplici pratiche.
Nel corso di oltre 15 anni di studio e di pratica ho sviluppato un percorso al contempo filosofico e pratico che attinge da varie tradizioni contemplative e dalle neuroscienze e permette di accedere a questo straordinario stato di coscienza.

Al di là del grande senso di gioia e libertà che i sogni lucidi regalano, lo sviluppo della consapevolezza onirica dischiude un campo di esplorazione psicologica, filosofica e spirituale virtualmente inesauribile, entro il quale è possibile sondare i livelli più profondi della vita della coscienza, incontrare la molteplicità di aspetti e figure che popolano l’universo interiore, confrontarsi con i propri lati d’ombra, trascendere identificazioni e condizionamenti e, secondo alcune tradizioni, persino accedere a piani di realtà che eccedono l’ambito fisico.
Le tappe del percorso
I corsi di base forniscono gli strumenti teorici e pratici per coltivare un crescente livello di consapevolezza della (e nella) dimensione onirica. Le tappe principali del percorso possono essere così riassunte:
FASE 1: Ricordare i sogni. In questa fase si impara come ricordare meglio i sogni che facciamo ogni notte.
FASE 2: Sogno lucido DILD. In questa fase si favorisce la comparsa della lucidità onirica (la consapevolezza di stare sognando) nei sogni normali.
FASE 3: Sogno lucido WILD. In questa fase si impara ad entrare in un sogno lucido direttamente dallo stato di veglia. Fanno parte di questa tipologia di sogni anche i fenomeni noti come “OBE” (Out of Body Experiences) o “viaggi astrali”.
Durante i corsi verranno anche fornite indicazioni su come proseguire la pratica per prolungare la durata dei sogni lucidi, migliorarne il controllo e utilizzarli in direzioni costruttive.
Approccio
Il percorso integra pratiche, nozioni e prospettive filosofiche provenienti da diverse tradizioni. Ecco le principali:

Le ricerche neuroscientifiche di Stephen LaBerge

Lo yoga tibetano del sogno

Lo sciamanesimo di Carlos Castaneda

La tradizione teosofica
Questa varietà di approcci permette di esplorare la dimensione del sogno adottando un atteggiamento aperto, dal momento che nessuno può dire con certezza che cosa siano i sogni…
Ad esempio, basandoci esclusivamente sulla prospettiva neuroscientifica, dovremmo concludere che i sogni non siano altro che una simulazione della realtà prodotta dal cervello. D’altra parte, secondo la tradizione teosofica o il sapere sciamanico di Castaneda, nei sogni visitiamo mondi reali almeno quanto il nostro, che esistono ben oltre i confini della mente individuale. Infine, secondo la tradizione tibetana, la stessa realtà di veglia in fondo non è altro che un sogno, perciò quando sogniamo abbiamo maggiori chances di riconoscere la nostra vera condizione.
Ciascuna di queste prospettive dischiude qualche aspetto significativo della vita onirica, la cui complessità dovrebbe dissuadere dall’affidarsi dogmaticamente a una spiegazione univoca. Pertanto:
i miei corsi si propongono di fornire al sognatore gli strumenti teorici e pratici per sperimentare in piena coscienza la dimensione onirica, maturando un’idea autonoma sulla natura e le potenzialità di questo straordinario stato di coscienza.
Impegno e risultati
L’efficacia delle tecniche legate alla consapevolezza e alla lucidità onirica dipende da molteplici fattori, che includono la costanza e l’impegno nella pratica, la quantità di tempo dedicato al riposo, il grado di motivazione e determinazione verso gli obiettivi della pratica, la predisposizione personale e l’età. Ciò detto, chiunque può ottenere i risultati sperati, con la giusta dose di impegno e pazienza.
Affinché questo percorso possa apportare cambiamenti significativi nella vita onirica, si raccomanda al sognatore di dedicare alla pratica quotidiana almeno 30-40 minuti (prima di dormire), e di dormire almeno 7-8 ore per notte. In alcune fasi dell’addestramento saranno proposte alcune tecniche da applicare di notte, dopo avere riposato 4-5 ore e prima di ritornare a dormire, oppure nel pomeriggio. Non sarà necessario applicare tali tecniche quotidianamente; sarà sufficiente farlo un paio di volte a settimana.
E’ anche possibile frequentare proficuamente le lezioni pur non disponendo del tempo e dell’agio sufficienti per praticare con costanza durante le settimane del corso: conoscenze e tecniche potranno comunque essere apprese correttamente e applicate in un secondo momento.
Fatte queste premesse, è lecito domandarsi quanto sia facile ottenere risultati in questo campo di esplorazione interiore. A tal proposito riporto qui alcuni dati raccolti mediante questionari al termine dell’edizione del corso di ottobre-dicembre 2019, tenutosi a Padova con un gruppo di circa trenta sognatori. Al termine del corso:
il 64% degli allievi era in grado di ricordare almeno un sogno per notte;
il 55% ha avuto almeno un sogno lucido di tipo DILD;
il 27% ha avuto almeno un sogno lucido di tipo WILD o esperienza extracorporea.
Si noti che l’analisi dei questionari ha permesso altresì di rilevare una significativa correlazione tra la costanza nell’applicazione delle tecniche e i risultati ottenuti.
In generale questi dati hanno ampiamente confermato l’ipotesi che la conoscenza di questi argomenti, l’applicazione delle relative tecniche e la condivisione del percorso di consapevolezza onirica possono produrre risultati estremamente incoraggianti:
il sogno lucido non è un dono naturale o un’abilità straordinaria, ma una potenzialità latente della coscienza che la nostra cultura non ha sviluppato ma che può essere risvegliata e coltivata da chiunque.
Il percorso in 15 minuti
Conferenza su sogno lucido ed esperienze extracorporee
Esplora la FASE 1: Ricordare i sogni