Ulteriori sviluppi della pratica

In quali direzioni si può coltivare l’arte del sogno lucido?

Una volta acquisita una certa capacità di fare sogni lucidi – sia DILD che WILD – ci si trova dinnanzi a varie possibili direzioni di sviluppo di questa abilità. Una di queste nasce dall’esigenza di prolungare la durata di queste esperienze. Quasi tutti i principianti, infatti, devono confrontarsi con la frustrazione di avere acquisito la capacità di accedere a questo mondo straordinario, ma di non riuscire a rimanervi per più di qualche minuto: in quei momenti l’emozione è talmente intensa che, soprattutto all’inizio, tutto tende a finire molto prima di quanto si vorrebbe. Questo rischia di scoraggiare e demotivare, portando all’errata conclusione che tali esperienze, per quanto straordinarie, siano destinate a durare troppo poco perché valga la pena dedicarvi molte energie. Le cose però non stanno così: oltre alle numerose testimonianze e alle fonti tradizionali (che contemplano persino la possibilità di rimanere in questo stato per un tempo indefinito), le ricerche scientifiche hanno documentato che un sogno lucido può durare anche più di un’ora. Si tratta di sapere come fare.

Un’altra esigenza che emerge in quasi tutti i sognatori lucidi è quella di padroneggiare al meglio questo stato. Ciò riguarda ad esempio la capacità di controllare efficacemente il proprio corpo di sogno (o astrale) e le sue possibilità di spostamento nello spazio: non essendo limitato da leggi fisiche, esso potrà muoversi ad altissima velocità, volare, spostarsi istantaneamente in altri luoghi, ma anche mutare completamente aspetto, dimensioni e così via. Si potrà anche affinare la capacità di esercitare la propria volontà sull’ambiente del sogno, aumentandone la stabilità, trasformandone gli elementi a piacimento, oppure raggiungendo persone o entità che si desidera incontrare. Anche per questi scopi non mancano tecniche efficaci, sviluppate dalle diverse tradizioni, che possono essere apprese con l’esercizio.

Dopo aver ben esplorato le possibilità ludiche offerte da questa dimensione – tanto vaste quanto la nostra immaginazione – in molti arriverà il momento in cui ci si domanderà come sia possibile sfruttare al meglio questa straordinaria abilità. La risposta dipenderà largamente dalla prospettiva filosofica e spirituale che si sceglierà di adottare. In qualunque caso, non mancheranno direzioni di sviluppo significative: sarà possibile approfondire l’esplorazione dei contenuti dell’inconscio, con i conseguenti risvolti terapeutici; aprirsi ad esperienze di carattere più spirituale (ad esempio visitando luoghi e incontrando entità non accessibili allo stato veglia); o approfondire ulteriormente la conoscenza di sé, accedendo a stati di coscienza ancora più profondi, fino a sperimentare ciò che nel buddhismo tibetano è chiamato ‘mente di chiara luce’: la base insostanziale da cui sorgono tutti i contenuti dell’esperienza, sia nella veglia che nel sonno.

Queste sono soltanto alcune tra le numerose possibilità di sfruttare tale abilità in direzioni costruttive. Durante il corso di base questi punti saranno trattati solo per brevi accenni, mentre verranno approfonditi nel contesto del laboratorio di 2° livello.